Il sistema bancario e finanziario hanno adottato una serie di codici e parametri alfanumerici da usare nelle varie operazioni. Essi rispondono a varie esigenze, particolarmente per la verifica e veridicità di un determinato atto compiuto attraverso il sistema bancario. Tra questi codici rientra il CRO, ovvero il codice di riferimento operazione.
Il codice di riferimento operazione, abbreviato CRO, è formato da undici cifre ed è assegnato ad ogni operazione bancaria, in particolare modo nell’esecuzione di bonifici bancari. Nel caso in cui questa operazione è effettuata attraverso le Poste Italiane, il CRO sarà formato da quindici cifre aggiungendo l’apposito numero fisso 7601, al fine di differenziarlo dal bonifico bancario. Con la nascita del circuito SEPA, il CRO è stato sostituito da un codice alfanumerico di trenta caratteri che lo ricomprende, chiamato Transaction Reference Number, cioè il TRN.
Come trovare il CRO
Per scoprire il CRO basta controllare la ricevuta di pagamento relativa al bonifico eseguito oppure rivolgersi all’operatore della propria banca o Poste Italiane. Il codice è rilasciato nel momento stesso in cui si effettua il bonifico; da ricordare che le ultime due cifre indicano la stessa esistenza dell’operazione effettuata. Il TNR contiene il CRO dalla sesta alla tredicesima cifra, ed è indispensabile per l’individuazione del singolo bonifico. Tuttavia il CRO serve perlopiù ad individuare il cliente, difatti le cifre che contiene variano appositamente per questo scopo. Precisamente i numeri variano a seconda della conferma del ricevimento del denaro presso il destinatario. Il CRO non deve essere confuso con il CRI, un codice di riferimento interno che è associato ai bonifici bancari eseguiti presso lo stesso istituto finanziario.
A cosa serve
L’utilizzo del codice CRO è richiesto al fine di controllare le transazioni come i bonifici bancari. Per effettuare un pagamento si deve disporre di questo codice, poiché è necessario per la registrazione dell’operazione. Si può ottenere anche attraverso l’uso del codice IBAN, nondimeno in questo caso si può verificare un leggero ritardo nella registrazione dell’operazione. Grazie al CRO è possibile risalire velocemente alle operazioni effettuare, divenendo utilissimo in alcuni casi quali le dispute o controversie nei confronti di creditori beneficiari dell’operazione bancaria, potendo dimostrare l’esecuzione esatta del bonifico.
Come Verificarlo
Esistono dei siti internet che permettono la rapida verifica del codice CRO. Basta inserire le cifre di cui si dispone nell’apposito spazio indicato e cliccare sul bottone. Immediatamente il sistema esaminerà e darà il responso sulla correttezza dell’analisi del codice oppure sulla presenza di errori dello stesso, ma solamente dal punto vista formale. Significa che questi siti non possono dare alcuna informazione sulla corretta esecuzione dell’operazione bancaria e dell’avvenuta ricezione del denaro. Se vogliamo invece verificare che un bonifico sia andato a buon fine, serve contattare la propria banca e chiedere. Tuttavia oggi molti istituti forniscono dei servizi online e tra questi è presente l’opzione che permette di compiere tranquillamente questa operazione da casa, senza doversi recare personalmente presso lo sportello.
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