Con flat tax, letteralmente “tassa piatta”, si allude alla pratica secondo cui ogni cittadino, indipendentemente dal suo reddito, è tenuto a versare allo Stato una percentuale dei suoi guadagni. Questa percentuale, meglio definita “aliquota”, è uguale per tutti. È questo il cammino che il nuovo governo ha deciso di intraprendere con la nuova Legge di Bilancio 2019, una vera e propria estensione del regime forfettario che permetterà di sfruttare alcuni vantaggi a chi ne disporrà i requisiti. Un’importante novità è sicuramente che in questo caso non si tratterà di una tassa unica bensì progressiva.
Quando entrerà in vigore la flat tax? Stando alle recenti dichiarazioni, la nuova riforma fiscale entrerà in vigore con la Legge del Bilancio 2019 e riguarderà in un primo momento le partite IVA e solo posticipatamente le imprese e le famiglie.
I vantaggi e gli svantaggi: Se da una parte la flat tax riduce la pressione fiscale per le famiglie e per le società, contrasta l’evasione fiscale e razionalizza le detrazioni, sicuramente dall’altra comporterà entrate minori per lo Stato e potrà correre il rischio di avvantaggiare i più ricchi, incorrendo quindi nell’incostituzionalità.
Flat tax 15%: chi riguarda e chi favorisce
Il nuovo regime prevede l’introduzione di tre differenti aliquote flat tax: una del 5% riservata ai giovani under 35 e over 55 in procinto di aprire una nuova attività e pertanto una partita IVA; una del 15% che riguarda i redditi fino a 65.000 e una terza, di 20%, che riguarda quelli fino a 100.000. Se sei un professionista, un artigiano o un commerciante e il tuo reddito rientra nei 65.000 euro annui, a partire dal 2019 potrai godere di una nuova modalità di tassazione e in determinate circostanze di un assottigliamento dei tuoi adempimenti fiscali, che dal 24% potranno ridursi al 15%. Potrai quindi usufruire di un ampio risparmio, a patto che tu disponga dei requisiti adatti.
Infatti avrai la facoltà di scegliere se aderire alla flat tax o continuare ad attenerti al regime ordinario, tutto sulla base della tua quantità di detrazioni. Se non hai particolari spese detraibili, la flat tax ti sarà sicuramente favorevole, in quanto al momento della tua adesione queste diverranno forfettarie e non analitiche. Se hai diverse detrazioni da scaricare dall’Irpef, invece, sicuramente sarà più conveniente rimanere fedele al regime ordinario. Data l’approvazione della Legge del Bilancio 2019 avvenuta in questi giorni, sarai presto tenuto a valutare i pro e i contro che questa porterà con sé e decidere, in base alle tue condizioni, se sposare la nuova manovra o rimanere vincolato alla vecchia.
La Lega, infatti, dopo aver esibito il primo provvedimento che dà inizio al percorso di approvazione della flat tax, ha ottenuto i risultati sperati: dopo ore di trattative, il 27 settembre scorso, la nuova manovra finanziaria è stata approvata. All’approvazione della nota di aggiornamento, però, nei prossimi mesi dovranno seguire la presentazione del Documento Programmatico di Bilancio all’Eurogruppo, alle Camere e alla Commissione Europea (entro il 15 ottobre 2018) e la presentazione del Disegno di Legge del Bilancio alle Camere (entro il 20 ottobre).
Alcuni esempi pratici utili
Se sei un contribuente con un reddito pari a 51.000 euro lordi, pertanto non usufruisci di alcuna deduzione fiscale, il conseguente calcolo dell’imposta che ti riguarderà sarà: reddito x aliquota del 15%=importo da versare alle casse dello stato. In questo caso: 51.000 moltiplicato per il 15%, da cui si ricava un totale di 7.650 euro. Se invece il tuo reddito ammonta a 25.000 lordi ed hai diritto a 3000 euro di deduzioni forfettarie, questo è il calcolo flat tax che ti riguarda: 25000 euro, a cui vanno sottratti i 3000 di deduzioni, per un totale di 22.000 euro di reddito imponibile. Procedendo poi alla moltiplicazione del reddito risultante per l’aliquota flat tax 15%, il risultato sarà 3.300 euro, che è l’imposta dovuta.
Conclusione
Grazie all’introduzione della flat tax, non sarà necessaria la figura professionale del datore di lavoro, in quanto sarai in grado di effettuare il pagamento delle tasse in modo del tutto autonomo.
Inoltre il nostro sistema fiscale diventerà più facile da applicare, eliminando le eventuali complicazioni.

Giacomo Carli, laureato in Economia e Gestione delle Imprese, è un rinomato autore nel campo della finanza personale, noto per la sua capacità di semplificare argomenti complessi e renderli accessibili a tutti. Attraverso il suo lavoro, si è guadagnato una reputazione per la sua competenza, integrità e dedizione a educare il pubblico su come gestire efficacemente le proprie finanze.
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