Quella che è la celeberrima e sbandierata popolarità dell’oro è dovuta principalmente ad una proprietà universalmente accettata. Una proprietà che pone questo metallo prezioso in una posizione di tutto vantaggio rispetto ad altri beni rifugio, visto all’unanimità come una sorta di valuta globalmente accettata, una valuta riposta e conservata dalla quasi totalità delle banche centrali del mondo. Un fascino, quello di cui si è fatto appena cenno, che ha tramutato l’oro in un solido supplemento al proprio portafoglio di investimenti di chiunque possa permetterselo, una porto sicuro dove poter preservare quella che è la ricchezza del singolo investitore, un metodo per trasmettere quest’ultima di generazione in generazione.
Prezzo dell’oro per l’anno 2018
Un andamento oscillatorio, analogo a quello che ha contraddistinto l’anualità 2017, ha caratterizzato il valore dell’oro per ciò che concerne l’anno appena trascorso, il 2018. La causa che ha comportato questo tanto imprevedibile quanto variabile andazzo tentennante è da ricercare all’interno di numerose situazioni. Dall’insediamento di Trump sull gradino più alto delle istituzioni americane fino ad arrivare al sopraggiungere di tensioni politiche tra gli stessi Stati Uniti ed una delle potenze nucleari emergenti, la Corea del Nord, vasta e variegata risulta essere la serie di avvenimenti e di fattori che, in maniera più o meno incisiva, sono arrivati ad urtare prepotentemente su un parametro, la quotazione dell’oro appunto, molto sensibile a tali aspetti.
Se provi ad orientare la lente di ingrandimento sul grafico storico dell’oro, dato sul quale ci si soffermerà dettagliatamente in seguito, potresti agevolmente dedurre che il 2017 ha visto un complessivo e vigoroso ribasso delle quotazioni dell’oro, con il prezzo che, soprattutto per quello che riguarda la mensilità di marzo, è arrivata a toccare la quota di 2,120.00 dollari l’oncia.
Oro: la massima quotazione
In base a ciò che è stato in precedenza accennato, l’oro costituisce senza ombra di dubbio alcuna un bene rifugio per una fetta se non altro consistente di investitori. Una qualità, quella intrinsecamente contenuta dal metallo di colore giallo, che emerge in maniera particolare nei momenti di maggiore crisi economica, dove gli alti tassi di inflazione potrebbero rendere relativamente basso il valore del denaro. La quotazione dell’oro ha raggiunto il suo picco massimo più recente nel settembre del 2011, sfiorando il ragguardevole prezzo di 1,921.00 dollari all’oncia. Essendo l’oro scambiato in dollari, la quotazione che lo contraddistingue è legata a filo doppio con quella che è la tendenza di codesta valuta. Ciò significa, in termini più facilmente comprensibili, che quando il dollaro subisce un processo di indebolimento, l’oro vive invece contrariamene un rialzo automatico della sua quotazione. Prova tangibile è rappresentata dal fatto che, quando il dollaro crolla, coloro che possono disporre di altre monete comprano l’oro a prezzi assolutamente interessanti. Conseguenza immediata sarà quindi un aumento della domanda dell’oro, con una quotazione che a sua volta aumenterà sensibilmente. Nella fattispecie contraria, ossia quando il dollaro è più forte, la quotazione dell’oro si abbassa in quanto il suo acquisto diventa meno agevole per i possidenti di altre valute.
Grafico del prezzo e quotazione in tempo reale
Tenendo in considerazione l’arco temporale intercorso tra il mese di ottobre del 2018 e la giornata odierna, 3 gennaio 2019, la quotazione altalenante dell’oro viene oggettivamente dimostrata da un grafico la cui consultazione conferma pienamente questo trend. Prendendo come punto di partenza la data del 4 ottobre 2018, allora la quotazione dell’oro si aggirava intorno 1,203.85 dollari l’oncia. Un ribasso ha invece disegnato i connotati dei giorni immediatamente successivi, con una quotazione che ha raggiunto il suo punto più basso il 9 ottobre, data nella quale l’oro veniva scambiato a 1,185.58 dollari l’oncia. A quest’ultima cifra ha poi seguito un breve rialzo, un rialzo che ha condotto a raggiungere, in data 23 ottobre, il livello di 1,236.92 dollari l’oncia. Preludio, questo, di un ulteriore ribasso, che vedrà nel 13 novembre la data del suo culmine, con l’oro scambiato a 1,201.04 dollari l’oncia. Vi è, stando ai dati pervenuti in tempo reale nella giornata di oggi, un rialzo finale, con uno scambio che in data odierna avviene ad una cifra di 1,287.79 dollari l’oncia.

Giacomo Carli, laureato in Economia e Gestione delle Imprese, è un rinomato autore nel campo della finanza personale, noto per la sua capacità di semplificare argomenti complessi e renderli accessibili a tutti. Attraverso il suo lavoro, si è guadagnato una reputazione per la sua competenza, integrità e dedizione a educare il pubblico su come gestire efficacemente le proprie finanze.
Indice dei Contenuti
Lascia un commento