Il Governo, nella sera del 27 settembre, ha raggiunto l’accordo definitivo sulla Legge di Bilancio 2019. A dire degli orientamenti dominanti, con l’assenso del Ministro Tria pressato per giorni, sono state elaborate le note finali in aggiunta al Def, nel rispetto del contratto siglato ad inizio legislatura. Le note confermano e modificano in parte le notizie inseguite nei mesi estivi.
Il Consiglio dei Ministri ha raggiunto l’accordo sulle note riguardanti l’aggiornamento al Def, in rispetto del contratto stipulato tra il M5S e la Lega Nord. Seppure sono stati affrontati e superati alcuni impedimenti, le parti si reputano soddisfatte e possono in linea di principio soddisfare le promesse elettorali. I punti essenziali sono:
- è stato scongiurato il timore dell’aumento dell’Iva;
- l’introduzione della flat tax avverrà progressivamente, interessando subito le piccole imprese, i professionisti e gli artigiani. Si avrà una riduzione a sole tre aliquote, per poi entro 5 anni averne due. La prima al 23% per i redditi inferiori a 75.000 euro, oltre tale soglia è prevista un’aliquota del 33%;
- taglio dell’Ires, l’imposta sugli utili dell’impresa per le aziende che investiranno assumendo giovani;
- introduzione del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza. Questo comporterà anche la riforma e potenziamento dei Centri per l’Impiego;
- la riforma pensionistica adottando il principio dei 100 anni, come somma dell’età e dei contributi versati, con l’intento di superare la Legge Fornero. A riguardo si introduce la possibilità di un pre-pensionamento avendo maturato 41 anni di contributi. Inoltre si discute ancora su coloro che raggiunta una certa età non hanno più la possibilità di maturare i contributi richiesti per il pensionamento;
- rilancio degli investimenti pubblici e rafforzamento delle comparto tecnico delle pubbliche amministrazioni centrali e locali. Altro proposito è il miglioramento dell’efficienza dei procedimenti e processi decisionali in seno alla Pubblica Amministrazione;
- modifica del Codice degli Appalti e standardizzazione dei contratti pubblico-privato;
- progetto di manutenzione della rete viaria;
- stanziamento di risorse dirette a coloro che sono rimasti danneggiati dalle passate crisi bancarie;
- condono fiscale, del quale si è parlato inizialmente della soglia di 100.000 euro, ma nelle ultime ore esponenti del Governo hanno indicato addirittura 500.000 euro.
Questi sono i punti essenziali, ma non solamente, delle note aggiuntive al Def 2019. Ovvio che si debba attendere l’emanazione della Legge di Bilancio 2019 per esaminare nello specifico gli elementi essenziali di ogni provvedimento, soprattutto essendo quelli elencati oggetto di interesse dell’opinione pubblica e dell’Europa nei mesi trascorsi.
Altri provvedimenti nelle note di aggiornamento al Def
Oltre ai punti essenziali esaminati precedentemente, sono programmati altri interventi di varia natura e che saranno contenuti nella Legge di Bilancio. Essi sono:
- in rispetto della direttiva europea 2014/55, sarà introdotta la Fatturazione Elettronica negli Appalti Pubblici;
- tutela della sicurezza degli operatori sanitari, con l’introduzione di disposizioni per garantire l’esercizio della professione;
- approvazione di cinque decreti legislativi in materia di riforma del Codice Penale, Codice di Procedura Penale e riforma dell’ordinamento penitenziario;
- Olimpiadi Invernali 2026;
- interventi in materia di conflitto di legittimità Costituzionale;
- interventi in materia di Leggi Regionali;
- proposito di eliminare le accise sulla benzina applicate negli ultimi 80 anni, e delle quali non è più necessaria l’esistenza;
- riduzione del cuneo fiscale tramite vari interventi di natura normativa e regolamentare;
- bonus per l’assunzione di under 35, allo scopo di diminuire la disoccupazione giovanile;
- interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria in favore dei Comuni, con il proposito di garantire anche un più corretto investimento dei fondi pubblici;
- in materia di anticorruzione, daspo a vita per i corrotti.
Conclusioni
La Legge di Stabilità 2019 si preannuncia come un atto che sembra andare oltre la sua funzione primaria. Come annunciato dai suoi promotori, appare essere un provvedimento che tenderà a modernizzare, migliorare e riformare il Paese, garantendo un maggiore uguaglianza. Come ogni altro atto normativo del passato, si attende l’emanazione del provvedimento finale e solamente successivamente si potrà valutare in concreto gli effetti dello stesso.
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