Il piano di ammortamento del mutuo è la procedura attraverso cui è possibile ripagare il finanziamento ottenuto da una banca o altro istituto di credito. Vediamo quali tipi di piani ammortamento mutuo esistono e come funziona, in particolare, il calcolo dei tassi di interesse.
Cos’è il piano di ammortamento del mutuo?
Come anticipato, il piano di ammortamento del mutuo (ad esempio, contratto per l’acquisto di un’abitazione) è il documento che definisce le condizioni e le modalità attraverso le quali si procederà al rimborso del mutuo o di altra forma di finanziamento. Questo programma è solitamente contrattato con la banca o con il diverso istituto di credito con cui è stato contratto il finanziamento.
Il contenuto principale del piano di ammortamento comprende l’importo complessivo che costituisce oggetto del finanziamento, la suddivisione delle rate con indicazione dell’ammontare di ciascuna e delle rispettive scadenze, l’indicazione dell’intervallo di tempo entro cui verrà estinto il debito, nonché il saggio di interessi applicato per il finanziamento.
Ciascuna rata conterrà una particolare quota capitale e una quota interessi. In particolare, la sorta capitale è data dall’ammontare della somma presa a mutuo: ciascuna rata, dunque, conterrà una frazione della quantità di denaro da restituire. La quota di interessi, invece, corrisponde alla frazione del tasso di interesse complessivamente applicato al finanziamento, dividendolo per il numero di rate che compongono la durata dell’ammortamento mutuo.
Tipologie e funzionamento
Come riporta il sito www.mutuoprimacasaonline.it nel settore del credito esistono fondamentalmente quattro diverse tipologie di piani di ammortamento mutui, ciascuna delle quali prevede dei meccanismi di funzionamento peculiari.
Il primo modello, nonché quello di più frequente impiego, è il cd. piano di ammortamento “alla francese”. In questo caso, l’ammortamento definisce una rata di importo costante, al cui interno, però, cambiano le quote di capitale e di interessi: infatti, nelle prime rate è maggiore la quota interessi pagata mentre è bassa la quota capitale; progredendo nel rimborso, la quota di interessi decresce e in modo inversamente proporzionale cresce la quota capitale. Questo modello garantisce maggiori entrate alla banca, senza però comportare particolari pesi su chi deve effettuare il rimborso.
Nel piano di ammortamento tedesco, comunque a rata fissa, si pagano prima gli interessi e successivamente il capitale. In questo caso, dunque, il calcolo degli interessi avviene al momento della sottoscrizione del mutuo, ciò che può essere più o meno conveniente per chi deve effettuare il rimborso a seconda delle evoluzioni del mercato.

L’ammortamento “all’italiana” prevede una rata variabile, ma normalmente decrescente. In questo sistema si divide in parti uguali la quota capitale e a questa si aggiunge una quota di interessi che varia in funzione del residuo debito da rimborsare: ciò comporta una veloce restituzione del capitale e, dunque, un pagamento di interessi minore rispetto agli altri sistemi.
Nel sistema anglosassone, infine, il tasso di interesse viene legato a specifici investimenti, così da ridurre la quota di interessi passivi sul mutuo con i corrispondenti interessi attivi guadagnati con altre operazioni. La quota di interessi è fissa ed esaurisce le rate, dal momento che la quota capitale è stata trasferita nell’acquisto di diversi prodotti finanziari.
Calcolo delle Rate
Uno degli aspetti più importanti nella definizione del piano di ammortamento mutuo concerne il calcolo delle singole rate da versare. Sotto questo profilo, come visto, molto dipende dal tipo di sistema adottato. Un altro fattore è rappresentato dal fatto che il mutuo preveda interessi fissi o variabili.
Prendiamo il caso dell’ammortamento alla francese. In caso di interesse fisso il calcolo è semplice, posto che in questo sistema la rata è costante; essendo fisso anche l’interesse, si dovrà semplicemente procedere alla decrescita periodica della quota interesse e al conseguente accrescimento della quota capitale all’interno di ciascuna rata.
Nel caso in cui sia previsto un tasso variabile nel modello francese, invece, la rata rimane costante, ma a causa del bisogno di adattare la quota interessi alla variazione dei tassi, si procede di volta in volta al ricalcolo degli interessi attuali rispetto al capitale residuo. Dunque, pur rimanendo decrescente la quota interesse rispetto a quella capitale, essa sarà di volta in volta ricalcolata a seconda di come è modificata l’incidenza del saggio di interessi sul capitale che resta da restituire.
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