Il pignoramento del conto corrente rappresenta una procedura, attuata dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, qualora il debitore non dovesse essere in grado di far fronte a un suo debito.
Cosa si intende per pignoramento del conto corrente
Il pignoramento del conto corrente è una procedura, disciplinata dall’articolo 491 del Codice Civile, che viene attuata dall’Agenzia delle Entrate Riscossione nel caso di debiti fiscali o dalla banca, nel caso di debiti quali prestiti e finanziamenti vari, qualora il debitore dichiari di non essere possesso di beni immobili, come case e altri, o mobili, quali mezzi di trasporto, che possono essere sfruttati per far fronte al debito acceso proprio da quel soggetto.
Successivamente viene dato un lasso di tempo pari a 10 giorni per estinguere il debito e nel caso in cui questo tipo di situazione non venga risolta, avviene il blocco del conto corrente. La fase di notifica avveniva anche circa tre anni fa pure nel caso in cui il debito era stato acceso con Equitalia mentre oggi, con l’Agenzia delle Entrate Riscossione, il blocco avviene in maniera immediata, visto che l’ente accede a tutte le informazioni su debitore in tempistiche assai più rapide.
La durata e il limite del pignoramento del conto corrente
Per quando concerne i limiti, oggi si parla di 1.373,97: questa somma è frutto del prodotto dell’attuale assegno sociale, stabilito a 457,99 euro al mese e 3, ovvero il coefficiente stabilito in fase di realizzazione della normativa sul pignoramento della somma di denaro massima.
Il creditore, sia che si tratti di banche o di altri enti, non può superare quella somma di denaro per quanto concerne il pignoramento mensile: pertanto se sul tuo conto corrente bancario bloccato ti viene accreditato lo stipendio di 1.500 euro, ti ritrovi con circa 162 euro al mese sul tuo conto.
La durata del pignoramento è pari all’ammontare del debito, ovvero se hai un debito di 10 mila euro e ogni mese ti viene pignorata quella somma di denaro prima indicata, ci vorranno circa 9 mesi per estinguere il debito stesso. Se invece si fosse trattato di un debito pari a 5 mila euro, in circa 4 mesi il pignoramento sarebbe stato concluso.
Il conto cointestato e il pignoramento
Se il pignoramento avviene su un conto cointestato, devi sapere che questo viene bloccato per il 50% delle somme di denaro che vengono versate.
Questo significa, sostanzialmente, che se sul conto vengono versati complessivamente 2 mila euro, mille vengono prelevati per il pagamento del debito.
Come proteggersi da tale situazione
Per evitare di fronteggiare tali situazioni devi semplicemente inoltrare una richiesta di rateizzazione del debito al creditore il quale, se dovesse accettare, ti permette di evitare il blocco del conto corrente e affrontare, in modo meno pesante, la restituzione del debito.
Come funziona, in modo concreto, il pignoramento del conto corrente
Il pignoramento del conto corrente avviene mediante notifica, da parte del creditore, all’ente postale o bancario presso il quale il debitore ha effettuato l’apertura del suddetto conto. Se hai un conto corrente con Banca Carige, per esempio, la notifica viene inviata al suddetto ente bancario.

Giacomo Carli, laureato in Economia e Gestione delle Imprese, è un rinomato autore nel campo della finanza personale, noto per la sua capacità di semplificare argomenti complessi e renderli accessibili a tutti. Attraverso il suo lavoro, si è guadagnato una reputazione per la sua competenza, integrità e dedizione a educare il pubblico su come gestire efficacemente le proprie finanze.
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