Il prestito per disoccupati è pensato per coloro che, non hanno un reddito dimostrabile ma hanno bisogno di denaro. Vedremo, per gli stessi, quali agevolazioni sono previste.
Negli ultimi tempi, vista la grande difficoltà economica che incombe su tutto il paese, è sempre più difficile accedere ad un prestito senza alcuna busta paga o un reddito da lavoro dimostrabile. Per agevolare il più possibile coloro che non hanno un lavoro è stata pensata una specifica forma di finanziamento che consiste nel prestito per disoccupati; si tratta di un prodotto finanziario pensato per coloro che hanno bisogno di liquidità ma non possono dimostrare di avere un reddito da lavoro. In questi casi la somma concessa a titolo di prestito non è superiore a 15.000 euro e inoltre, la stessa, non può avere un periodo di ammortamento superiore a 5 anni.
Bisogna però fare attenzione, di solito, proprio ai disoccupati, agli studenti oppure alle casalinghe che domandano denaro tramite un prestito è richiesto di fornire delle garanzie; queste possono essere di diverse, vi è ad esempio la possibilità di nominare un soggetto che fungerà da garante, oppure quella di fare riferimento ad un immobile, di proprietà, che permetterà di ripagare il prestito.
Si deve sottolineare, però, che non tutti hanno la possibilità di fornire tali garanzie al fine di ottenere la somma di denaro richiesta, proprio per questo, bisogna quindi capire quali opportunità vi sono per questi ultimi soggetti di richiedere, con esito positivo, un finanziamento. Analizziamo adesso le diverse forme di prestito che possono essere concesse ai soggetti disoccupati.
Il prestito per disoccupati senza garanzie
Come detto, tantissime banche o istituti di credito, prima di concedere un prestito ad un soggetto disoccupato preferiscono chiedere delle garanzie. Ciò non toglie, però, che vi sono, oggi, soggetti che concedono finanziamenti anche a coloro che non hanno un reddito dimostrabile, derivante dall’attività lavorativa, e non hanno nemmeno delle garanzie da poter fornire per avallare la propria richiesta.
A tal proposito, una forma di finanziamento che risponde a tali prerogative è quella del prestito tra privati conosciuta anche come social leading.
Nello specifico, tale forma di finanziamento consiste nel proporre ad una società intermediaria un progetto che sarà valutato con un certo punteggio. In base a quest’ultimo valore verrà stabilito il tasso di interesse da applicare alla somma richiesta.
Una volta che il progetto è valutato in via definitiva chi vuole, tra i finanziatori privati, può decidere se prestare o meno il denaro.
In Italia vi sono diverse società che adottano, sempre più comunemente, tale forma di finanziamento. Si precisa che, visto che per tale tipoligie di finanziamento non si possono fornire alcune garanzie, per poter ricevere la somma di denaro, è opportuno richiedere delle piccole somme che saranno più facilmente concesse.
Il prestito per disoccupati con fornitura di garanzia
Vi sono diversi istituti finanziari che concedono somme di denaro, seppur non elevate, a coloro sono disoccupati ma forniscono delle garanzie.
Sono principalmente due le garanzie cui i richiedenti della somma di denaro fanno riferimento; nello specifico, la prima consiste nella figura del garante che, di solito, è un genitore un parente, una persona di fiducia che, avendo una condizione patrimoniale stabile e solida, si impegna a pagare il prestito in caso di insolvenza del soggetto richiedente; egli è quindi responsabile del finanziamento stesso.
La seconda garanzia consiste, invece, nella presenza di beni immobili, di proprietà del soggetto che richiede il finanziamento, che possono essere ipotecati; in tal caso l’importo da concedere, a titolo di prestito, seppur modesto, dipende dal valore dell’immobile stesso. Si aggiunge che oltre a tali prestiti c.d. “ipotecari” vi sono anche quelli c.d. “pignoratizi” in cui la garanzia sull’immobile è, per l’appunto rappresentata da un pegno e non da un’ipoteca.
Conclusioni
Come è facile osservare oggi è più semplice ottenere un prestito anche se si è disoccupati; occorre solo valutare accuratamente la propria posizione e capire se è possibile fornire delle garanzie. L’importante è dimostrare di poter rispettare le scendenze di pagamento.
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