La negoziazione di metalli preziosi è diventata, nell’ultimo periodo, un’attività che ha coinvolto in misura sempre maggiore, oltre che le aziende specializzate, anche i singoli privati che si sono avvicinati al settore con rinnovato interesse.
Per questa ragione anche il pubblico retail ha cominciato a seguire ed apprezzare l’andamento delle valutazioni di mercato dell’oro, da sempre considerato come un, bene rifugio per eccellenza, del palladio e dell’argento. Cerchiamo allora di scoprire qualche dettaglio in più circa la quotazione, il prezzo e la valutazione dell’argento usato che può rappresentare un’interessante veicolo di guadagno economico.
Come Funziona la quotazione dell’argento
La quotazione dell’argento dipende dall’andamento dei mercati sottostanti e, in conseguenza dell’estrema volatilità della domanda e dell’offerta del metallo, può variare repentinamente anche nel brevissimo periodo. Convenzionalmente il fixing dell’argento (la sua quotazione ufficiale) viene fissata quotidianamente presso il London Billion Market Association ( il mercato ufficiale di Londra) e viene comunemente adottato come parametro di riferimento nelle contrattazioni commerciali.
La quotazione ufficiale dell’argento, di fatto, viene formulata tramite un sistema d’asta elaborato da 6 Istituti di Credito di primario interesse mondiale ( UBS, The Bnk of Nuova Scotia, The Toronto Dominion Bank, JP Morgan, HSBC e The China Construction Bank) che ogni giorno, a Londra, alle ore 12 comunicano il prezzo ufficiale dell’argento puro espresso in dollari USA per oncia troy.
Il fixing ufficiale, naturalmente, può non corrispondere alla valutazione di manufatti in argento usato per i quali intervengono altri modelli valutativi che tengono in considerazione una serie di elementi tra cui la fattura dell’oggetto, l’eventuale pregio numismatico e, ovviamente, la purezza del metallo.
Valutazione Argento Usato
Volendo stabilire una quotazione verosimile dei manufatti in argento la valutazione iniziale da compiere è verificareil titolo del metallo ossia stabilire quante parti di argento sono presenti nella lega utilizzata per realizzare il bene oggetto di contrattazione.
Se si possiede un lingottino di argento esso sarà presumibilmente marchiato con la sigla 999; nel caso specifico, dunque, si tratta di argento puro perché su 1000 parti di metallo contenute nel bene, 999 sono di argento. L’argento puro, in via generale, non viene utilizzato per la realizzazione di gioielli, ma trova impiego soltanto sotto forma di lingotti e, talvolta, di monete.

Il titolo più consueto che si trova in commercio è l‘argento 925 che viene comunemente utilizzato per monili, posate, cornici, soprammobili e vassoi. Le monete commemorative, invece, vengono realizzate con una lega che ha 900 parti di argento su mille mentre non è raro incontrare gioielli e beni di utilizzo comune che recano incisa la sigla 800 oppure 835 (come le vecchie 500 Lire).
Naturalmente ad ogni titolo di argento corrisponde una valutazione di mercato differente (più è puro un bene in argento maggiore sarà il suo prezzo di negoziazione al grammo). Il mercato dei metalli preziosi usati non è univoco; ogni azienda che si muove sul mercato comunica a quale prezzo è disponibile a concludere contrattazioni ed è possibile verificare anche sostanziali variazioni da un operatore all’altro.
Il prezzo di un oggetto realizzato in argento usato
La determinazione del valore finale di un bene viene elaborata moltiplicando il prezzo del titolo dell’argento con cui è realizzato per il peso totale del bene stesso (espresso in grammi solitamente). Per monili di particolare pregio il prezzo finale tiene conto della lavorazione, del design, dell’epoca storica in cui è stato fatto e dell’eventuale rarità.
Per quel che riguarda le monete in argento, invece, oltre alla caratura ed al titolo del metallo occorrerà tenere in considerazione anche l’eventuale valore numismatico del bene che, naturalmente, è estremamente variabile ma rintracciabile on line da apposite piattaforme internet.

Giacomo Carli, laureato in Economia e Gestione delle Imprese, è un rinomato autore nel campo della finanza personale, noto per la sua capacità di semplificare argomenti complessi e renderli accessibili a tutti. Attraverso il suo lavoro, si è guadagnato una reputazione per la sua competenza, integrità e dedizione a educare il pubblico su come gestire efficacemente le proprie finanze.
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