Oggi, sempre più spesso sentiamo parlare di spread, sostantivo a cui fino a qualche anno addietro facevano riferimento esclusivamente da uno sparuto numero di addetti ai lavori, mentre al giorno d’oggi è molto diffuso, anche per via della crisi o meglio dell’indebitamento che nel 2011 ha colpito la Grecia.
Cos’è lo spread?
Sostanzialmente, per spread s’intende quella differenza che c’è fra due tassi. Come viene misurata? In punti base. Come definizione, questa è di tipo generico. Quando i mass media parlano infatti di spread, fanno riferimento al mercato delle obbligazioni secondarie e considerano la differenza che intercorre fra il tasso di rendimento del BTP e del Bund, vale a dire il tasso di rendimento del titolo decennale dell’Italia rispetto a quello tedesco. Sempre naturalmente su scala decennale.
Lo scopo primario dello spread in quest’ottica è quello di assicurare una panoramica generale sul comportamento di chi investe in Italia e di chi lo fa in Germania. Viene di fatto misurato il livello di fiducia che hanno i vari operatori di mercato nei confronti dei due Paesi e qual è il rispettivo premio accordato in relazione a tutti quei titoli per cui la richiesta è inferiore.
Se ti stai chiedendo perché viene preso il Bund come modello di riferimento, la risposta sta tutta nel fatto che il mercato della Germania è al tempo stesso il più grande e più sicuro dell’intera Unione Europea.
Come calcolare lo spread?
Dunque, tenendo conto che il rischio dell’Italia è superiore rispetto a quello tedesco, si considera che la vendita dei BTP avvenga con un tasso di interesse pari a 4 punti percentuali, mentre quella dei bund ad 1 punto percentuale soltanto. Il differenziale tra i due titoli corrisponde al 3%. Come, però abbiamo detto all’inizio, lo spread viene espresso in punti base e non mediante percentuale. Ergo, se tieni conto che l’1% corrisponde a 100 punti, nel suddetto scenario lo spread sarà di 300 punti. Sapere i dati in real time ti consente di venire a conoscenza dell’andamento dei mercati. E visualizzare al volo tabelle e grafici ti darà una panoramica ancora più immediata.
Come è possibile visualizzare l’andamento e la quotazione dello spread in real time?
App e strumenti online sono la soluzione migliore senza ombra di dubbio. Le prime si rivelano di estrema utilità nel momento in cui sei in movimento e desideri essere aggiornato in real time via smartphone o via tablet sulle quotazioni dello spread. Ti è possibile visualizzare le varie notifiche relative alla Borsa. In questo modo, tenere d’occhio i mercati su cui investi sarà semplicissimo.
Tra le migliori app per restare aggiornato sull’andamento dello spread ti segnalo iSpread e Spread Italy. iSpread presenta un’interfaccia grafica davvero ben curata e ti offre la possibilità di visualizzare sotto forma di grafico le quotazioni dei tuoi titoli a partire dall’apertura dei mercati. La condivisione dello spread attuale sia con i tuoi contatti che sui vari social network è possibile tramite un’apposita funzione; per ciò che concerne Spread Italy, la logica di funzionamento è la stessa testé indicata, ma in più per i dispositivi Android vi è un interessante widget proposto da GreenCube, dove puoi monitorare le previsioni degli esperti e gli approfondimenti degli addetti ai lavori E se ti va di azzardare una previsione sull’andamento dei mercati, puoi farla in tutta tranquillità.
Per gli strumenti online relativi alle quotazioni dello spread, diciamo che la loro mission consiste nel consentirti di essere informato nei dettagli, in modo da farti massimizzare i profitti tramite la vendita dei tuoi titoli, ma prima che scadano. Tra le migliori opzioni che diffondono in real time i dati reali in rapporto a ciò che accade in Borsa, la sezione Finanza&Mercati de Il Sole 24 Ore e Borse.it sono di certo le migliori risorse.
Conclusioni
L’evoluzione dello spread è sempre connessa ai movimenti sia di acquisto che di vendita delle attività del mercato delle obbligazioni secondarie. Se però gli investitori devono di vendere le azioni di un Paese, a fronte di una diminuzione del loro prezzo corrisponde un incremento del tasso di rendimento. Se gli investitori hanno fiducia e non decidono di vendere, lo spread sarà stabile o tutt’al più si abbasserà.

Giacomo Carli, laureato in Economia e Gestione delle Imprese, è un rinomato autore nel campo della finanza personale, noto per la sua capacità di semplificare argomenti complessi e renderli accessibili a tutti. Attraverso il suo lavoro, si è guadagnato una reputazione per la sua competenza, integrità e dedizione a educare il pubblico su come gestire efficacemente le proprie finanze.
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